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Stampati

Manuale Tipografico

Il Manuale Tipografico di Giambattista Bodoni è una delle opere fondamentali nella storia della tipografia e della grafica moderna. Pubblicato postumo nel 1818, il Manuale rappresenta il culmine della carriera di Bodoni e può essere considerato il suo “manifesto visivo”: raccoglie infatti non solo caratteri tipografici, ma anche una filosofia estetica che avrebbe influenzato i secoli successivi. Le pagine del libro sono caratterizzate da una stampa estremamente precisa, sia nelle lettere che nei simboli. Peculiarità di buona parte della produzione di Bodoni, evidenziata nei due volumi del Manuale, è la presenza tanto di caratteri latini, quanto di caratteri “esotici” (oggi, sono definiti non latini) come il greco, il cirillico, l’ebraico, l’arabo, l’armeno. Ogni facciata è abbellita da due riquadri rettangolari, anch’essi espressione della delicatezza e perfezione stilistiche tipiche della stampa bodoniana. Il carattere Bodoni si distingue per il netto contrasto tra tratti sottili e tratti spessi, che risalta particolarmente nelle composizioni di testo. Questo stile anticipa l’estetica neoclassica, caratterizzata da linee pulite e simmetrie rigorose, riflettendo anche l’influenza del classicismo e delle proporzioni armoniche dell’antichità.